DESCRIZIONE
Straordinario l???evento della neve a Napoli che ha sommerso di ilarit?? tutti i piccoli partenopei meravigliati da questo poetico e disatteso ???miracolo???. Anche gli adulti, lo scorso marted?? 28 febbraio, si sono riscoperti infanti davanti alla citt?? magicamente zuccherata di neve.
Cos??, come una woolfiana epifania, mi ?? venuto in mente un libro di Raffaele La Capria ??? un po??? difficile da trovare ??? dal titolo ???La neve del Vesuvio??? pubblicato nel 1988. Con dolce musicalit?? e aggiunta razionalit?? accompagna il lettore a riesplorare quello che per ognuno di noi ha rappresentato il primo step della vita: l???infanzia.
?? la ricerca di un tempo perduto al quale poter dare parole e forme pi?? definite della realt?? infantile avvolta in una nube fantasiosa, che getta l???occhio solo a tratti sulla
vita reale, rintanandosi in un tempo mai convenzionale, per lo pi?? interiore. Un tempo perduto che per?? diventa tempo recuperato attraverso la riscrittura delle nostre
prime emozioni e dei nostri primi quesiti esistenziali. In un Ente di Ricerca, in particolare, il tempo sembra scorrere pi?? velocemente e tutti sembrano stargli alle calcagna, dimenticandosi persino di un sorriso, dell???intrascurabile rapporto con se stessi e la relazione con gli altri che la fretta fa snaturare.
La Biblioteca ??? un luogo destinato a perdere spazio fisico per guadagnarne sempre pi?? virtuale ??? diventa metafora dello stesso processo rapido e alienante che conduce le nostre vite, che ci avvolge in schegge impazzite a rincorrere le azioni ripetute della quotidianit??, dove il nostro spazio fisico e psicologico si confonde nel luogo
artificiale della rete.
Ecco perch?? la lettura avviene in un posto altro, su un terrazzo dove percepire la luce naturale del sole, dove effettuare un piccolo e significativo pit stop per rispolverare il proprio ???io???, per riconquistare un luogo fisico ma anche interiore, uno spazio interstiziale di libert??, un tempo di silenzio e di ascolto, per recuperare la propria memoria
raccontandosi attraverso il libro.
Un terrazzo radioso, del buon caff??, una dolce caprese. Una lettura che restituisce il filo della propria esistenza, con l???inizio del viaggio della nostra vita per regalarsi attimi di libert??, per spiccare un piccolo volo dentro se stessi su quello che si era, che si ?? diventati e che si vorrebbe tornare a essere.
Per riproporre un tempo che spezzi la catena di montaggio della quotidianit??, un tempo straniante che dall???alto delle parole scritte da La Capria, faccia luce su quelle piccole, rabbuiate e apparentemente inspiegabili zone d???ombra che invece sono ancorate all???alba della nostra vita. Un volo libero e incondizionato dove la lettura, condivisa e recitata, assume quel valore magico e fantastico come l???evento della neve a Napoli.