Presentazione del volume "Agostino e Tanino De Santis. La scoperta della necropoli di Francavilla Marittima e la valorizzazione storico archeologica della Sibaritide" di Pasquale Giannitti
Il paese di Francavilla Marittima sorse a partire dal XVII secolo acquistando la propria autonomia dal territorio di Cassano solo agli inizi del XIX secolo con la legge del 4 Maggio 1811. Le prime segnalazioni di scoperte occasionali avvenute a Francavilla si datano al 1856 quando lo storico Cirelli cita il ritrovamento avvenuto pochi anni prima di ???vestigia di una distrutta citt?????. Poco dopo l???Unit?? d???Italia, nel 1879, durante i lavori per la realizzazione della Strada del Pollino (attuale SS 105), a poca distanza da Macchiabate, furono rinvenuti ???diversi reperti archeologici in ceramica e in bronzo???, che suscitarono l???interesse delle autorit?? locali e di studiosi tra cui Gaetano Gallo di Castrovillari ed il Fiorelli che ne cur?? la pubblicazione su Notizie Scavi dell???Accademia dei Lincei. Durante la prima met?? degli anni Trenta del secolo scorso furono segnalati nuovi rinvenimenti di oggetti databili alla prima et?? del Ferro, provenienti da varie localit?? del territorio di Francavilla Marittima; tutti gli oggetti rinvenuti furono acquistati dal Museo di Cosenza, dove furono catalogati e sistemati per la prima volta dall???ispettore onorario Giacinto D???Ippolito.
Nel 1959, durante i lavori per la realizzazione dell???acquedotto dell???Eiano nella zona del pianoro I e nella propriet?? Rovitti vennero alla luce ???materiali archeologici e tracce di un antico abitato??? che grazie all???intervento del medico Agostino De Santis servirono a suscitare l???attenzione delle autorit?? preposte alla tutela dei beni culturali. Una figura importante per la conoscenza e divulgazione del patrimonio archeologico di Francavilla fu quella di Tanino De Santis, che subentr?? al padre Agostino nell???attivit?? di salvaguardia dei beni culturali del territorio. Dai suoi rapporti con funzionari, storici ed archeologi, documentati da un ricco archivio donato all???Universit?? della Calabria e dalla pubblicazione della rivista ???Magna Grecia??? dal 1966 al 2002, si evince la fervente attivit?? di un ???giornalista prestato all???archeologia???.
La collezione De Santis donata dagli eredi al Museo Nazionale di Reggio Calabria, consta di circa 400 reperti, di varia natura e tipologia, riferibili a diverse epoche che coprono un ampio arco cronologico compreso fra il Neolitico (VI millennio a. C.) e l???alto medioevo (VIII secolo d. C.). La maggior parte dei manufatti proviene dal sito archeologico di Francavilla Marittima ma vi sono rappresentate anche altre aree della Sibaritide.
Pasquale GIANNITTI, Maria D'ANDREA, Carmelo COLELLI, Rossella SCHIAVONEA SCAVELLO, Gilberto FLORIANI