Il giudice Paolo Borsellino, assassinato da Cosa Nostra assieme a cinque agenti della sua scorta nella strage di via d’Amelio, è considerato uno dei personaggi più importanti e prestigiosi nella lotta contro la mafia, insieme al collega e amico Giovanni Falcone. Sono passati 25 anni da quel maledetto 19 luglio, giorno della strage.
Con lo spettacolo si vuole raccontare la vita del magistrato Borsellino attraverso la descrizione dell’uomo Paolo, un uomo tutto d’un pezzo, un uomo che non accettava compromessi, un uomo dal forte rigore morale, un uomo semplice diventato eroe, il cui lavoro però non è ancora finito.
Dopo la morte dell’amico e collega Giovanni Falcone, il coraggio è ciò che spinge, nonostante la paura, il giudice Paolo Borsellino a compiere fino in fondo il proprio dovere. Di magistrato e di uomo, perché pubblico e privato si contaminano sempre nella sua vita: i pensieri del giudice si rispecchiano in quelli dell’uomo e viceversa.
E’ una storia di parole, fatti, speranze, delusioni, numeri. Numeri che raccontano i kg di tritolo. Numeri che raccontano i mafiosi condannati. Numeri che raccontano gli amici persi. Numeri che, grandi o piccoli, sono sempre importanti. E’ una storia fatta di parole e suoni, musiche e immagini. Per continuare a lottare.
Giacomo Rossetto, Teatro Bresci