Fiumi, laghi e canali dell’Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono. Durante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l’esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall’Adda al Garda attraverso valli e montagne. Il libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d’impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia.
Con l’autore dialoga Aldo A. Settia
Fabio Romanoni, laureato in Storia medievale, ha pubblicato articoli su «Società e storia», «Reti medievali», «Archivio storico italiano», «Archivio storico lombardo», «Bollettino storico-bibliografico subalpino», ed è autore di capitoli in alcuni volumi collettanei: Facino Cane, predatore, condottiero e politico (Milano, Franco Angeli, 2014), Guerre ed eserciti nel Medioevo (Bologna, Il Mulino, 2018) e di alcune voci del Dizionario Biografico degli Italiani dell’Istituto Treccani.
Aldo A. Settia ha insegnato Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia. Ha studiato in particolare la storia del popolamento, l’organizzazione territoriale civile ed ecclesiastica e le tecniche belliche medievali. Tra i suoi volumi più recenti: Guerre ed eserciti nel Medioevo (curato con P. Grillo, Bologna, Il Mulino, 2018) e Battaglie medievali (Bologna, Il Mulino, 2020).
Fabio Romanoni, Aldo A. Settia