Dai proemi del Furioso emerge un quadro sorprendentemente vivace del mondo del primo Cinquecento, una sorta di ‘Scuola di Atene’, dipinto dalla prospettiva di una delle corti rinascimentali più importanti, quella di Ferrara, e del suo poeta più rappresentativo, Ariosto. Non è un caso che ancora oggi il poema ariostesco continui a esercitare il suo fascino su artisti poliedrici ed eclettici come Vinicio Capossela e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.
Hans Honnacker