In alcuni racconti rivivono frammenti della storia dell’autrice, in altri è la fantasia la protagonista. Il linguaggio che si srotola nei racconti è sintetico e intenso, cinico e ironico. I racconti autobiografici sono brevi, si snodano tra gli affetti e la quotidianità che ha in sé una sua unicità che l’autrice riesce a riflettere. Incontri casuali ed esperienze ordinarie sono stati ripensati e hanno riportato in vita la passione di ogni momento, trovata inalterata e potente. Come se esistesse una dimensione simile a un filone d’oro che attraversa sottotraccia l’arida terra in cui si vive freneticamente senza assaporare né vedere e ci convince a sperare in nuove e piacevoli esperienze, a pretendere che il quotidiano si apra a dimensioni diverse e sorprendenti. Nei racconti di fantasia si prova a dar vita a qualcuno che è completamente altro da chi scrive. Il complesso delle voci restituisce, passo dopo passo, l’immagine completa della vicenda raccontata. I protagonisti sono i più disparati. Storie e parole dal carcere sono il motore di questi racconti, in cui si cercano analogie con la vita delle persone “normali”; scoprendo che emarginazione, disperazione e solitudine albergano anche al di fuori di quelle mura.
Angela Sarri, autrice del libro
Marta Galanti, Vice Presidente Quartiere 3, Comune di Firenze