Quella tra Giacomo Matteotti e Benito Mussolini è una rivalità dalle origini antiche.
Quando entrambi sono ancora membri del Partito Socialista, prima della Grande Guerra, Mussolini trova già nel futuro segretario un tenace oppositore, senza sapere che, in seguito, proprio lui, soprannominato “tempesta” dai compagni di partito, diventerà un ostacolo insormontabile per la sua sfrenata ambizione.
Il loro antagonismo si rinnova un decennio dopo e culmina il 30 maggio 1924, nell’aula della Camera, dove Matteotti denuncia le violenze perpetrate dagli squadristi fascisti durante le ultime elezioni che hanno portato Mussolini alla guida di un governo di coalizione. Mentre Matteotti duella con il Presidente del Consiglio a colpi di discorsi in parlamento, intorno a lui si muovono consiglieri, compagni di partito, alleati più o meno fidati, agenti doppiogiochisti.
La penna di Andrea Frediani riesce a raccontare con i toni della suspense un momento decisivo della storia italiana, un confronto di personalità e valori che rappresenta un nodo cruciale dell’evoluzione politica del Paese, e uno dei più importanti “gialli” dell’epoca contemporanea.
Dialoga con l'autore Marco Iannelli. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
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ANDREA FREDIANI, MARCO IANNELLI