DESCRIZIONE

Non solo un racconto della "mafia dei pascoli" dei Nebrodi e della “zona grigia“, in cui spesso si cela l’incapacità “di discernere tra bene e male”, ma molto di più.
Nel romanzo di Andrea Apollonio, sostituto procuratore della Repubblica a Patti (ME), infatti, emerge la difficile questione, non solo siciliana, della ricerca della verità che conduce alla giustizia, la quale si realizza quando la verità processuale coincide con quella reale: nel rispetto delle regole procedurali e in mezzo a non poche complicazioni e connivenze. Il sostituto procuratore Salvatori, anni prima estromesso da una importante indagine sulla mafia dei pascoli per l’intervento di cariche istituzionali conniventi, si ritrova con un caso di omicidio di cui è venuto a conoscenza in modo irregolare per l’inconsapevole violazione di regole procedurali da parte dei Carabinieri di Alzapietra. Che fare? la frustrazione e il senso di impotenza potrebbero spingerlo ad abbandonare il suo lavoro, come ha fatto il maresciallo di Alzapietra, ma la fede nel bene, nella giustizia e nei valori costituzionali lo determina a restare, nonostante tutto: “fino a quando rimane, tra mille, una sola possibilità di fare giustizia, vale la pena fare questo lavoro”. Cercando di non annegare nel “mare dell’oggettività”.

OSPITI DELLA MANIFESTAZIONE

Andrea Apollonio, autore; Enzo Guarnera, avvocato; Angela Vecchio, Associazione CIVITAS.

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