Alina Kalczyńska realizza libri dagli anni Ottanta, quando da Cracovia, sua città dʼorigine dove si è diplomata allʼAccademia di Belle Arti, si trasferisce a Milano e conosce colui che diverrà suo marito, Vanni Scheiwiller, lo straordinario editore dʼarte e di poesia, del quale sarà preziosa collaboratrice sino alla sua precoce scomparsa, avvenuta nel 1999.
Artista molto apprezzata in patria e allʼestero a partire dagli anni Settanta, i suoi esordi sono legati alla grafica editoriale e alla xilografia, soprattutto a colori. Tecnica desueta nellʼambito dellʼarte contemporanea, ma che le consente di sviluppare una sofisticata e severa indagine, giocata nella semplicità dellʼaccostamento dei colori e delle sfumature sulla superficie della carta.
La mostra che la Biblioteca Universitaria di Pavia presenta nel Salone Teresiano è frutto di un progetto che raccoglie una parte dei suoi libri dʼartista e costituisce unʼeccezionale occasione per conoscere Alina Kalczyńska e approfondire il percorso della sua ricerca a partire dalle edizioni pubblicate con Vanni Scheiwiller. Un corpo di opere che coprono il periodo che va dallʼinizio degli anni Ottanta e prosegue fino al 2021.
Alina Kalczyńska, Antonella Campagna, Pietro Gibellini, Gianni Mussini, Luigi Sansone