Giunge al suo terzo appuntamento la rassegna letteraria “Province Infette”. La manifestazione, che ha saputo conquistare il pubblico grazie alla presenza di rinomati autori, torna per approfondire un capitolo cruciale della nostra storia: il fenomeno del brigantaggio.
La rassegna, il cui titolo trae ispirazione dalla controversa Legge Pica del 1863 – strumento legislativo varato dal neonato Regno d’Italia per reprimere il brigantaggio e la camorra nelle “province infette” dell’ex Regno borbonico – si propone di fornire gli strumenti interpretativi necessari per consentire a chiunque di rispondere a una domanda fondamentale e complessa: “Chi erano i briganti?”. Attraverso un’analisi approfondita del contesto storico, sociale ed economico dell’epoca, la manifestazione mira a superare narrazioni semplicistiche e a offrire una panoramica più articolata e sfaccettata di questa figura emblematica della storia post-unitaria italiana.
Nello specifico, l’incontro di mercoledì 23 aprile vedrà come protagonista Mario Garofalo con il suo saggio dal titolo “Isernia nel decennio postunitario”, edito da Cantieri Culturali.
L’analisi traccia il corso della resistenza, a partire dalla formazione delle bande di briganti fino all’uso della giustizia come strumento di repressione. L’autore sottolinea che la vicenda di Isernia non si limita a una realtà esclusivamente locale, ma si configura come simbolo delle difficoltà incontrate nell’unificare un Paese profondamente segnato da divisioni sociali e culturali.
Mario Garofalo