Ci sono, nella storia del Premio Strega, libri in cui si usano spesso forme dialettali? Per contro, quali autori si servono più spesso di vocaboli letterari? I grandi scrittori del Novecento usavano molti anglismi? Sono tutte domande che possono trovare una risposta grazie al Primo tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento e contemporanea.
La Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, anche quest’anno nostra partner, parlerà dell’aggiornamento di questo interessante progetto in un convegno al Museo MAXXI di Roma, martedì 21 maggio alle ore 17.30 (Sala Scarpa). Dopo i saluti istituzionali di Irene de Vico Fallani (responsabile MAXXI orientamenti e sviluppo), Giovanni Solimine (presidente Fondazione Maria e Goffredo Bellonci), Natale Antonio Rossi (presidente FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori) e Paolo D’Achille (presidente Accademia della Crusca), Silvana Ferreri (Università della Tuscia) introdurrà l’intervento di Stefano Bartezzaghi (Università IULM). A seguire una tavola rotonda coordinata da Matteo Motolese (Sapienza Università di Roma) con: Giuseppe Antonelli (Università di Pavia), Valeria Della Valle (Sapienza Università di Roma), Chiara Fenoglio (Università di Torino), lo scrittore e saggista Emanuele Trevi e Sandro Veronesi, scrittore e sceneggiatore. Le conclusioni sono affidate a Giorgio Enrico Mariani e Fabio Sposini, curatori del progetto.
Primo Tesoro nasce dall’idea di Tullio De Mauro di preparare «un vocabolario completo, una concordanza o thesaurus o index locorum» dei romanzi che hanno concorso al Premio Strega, interrogabile attraverso singoli lemmi, gruppi e famiglie di parole. Uno strumento di consultazione che permette di ricavare informazioni interessanti circa il lessico, la sintassi e le variazioni dell’italiano contemporaneo.
Pubblicato nel 2007 su supporto elettronico, il progetto è oggi consultabile online e raccoglie i testi di 115 libri vincitori e finalisti tra il 1947 e il 2021 scritti da autrici e autori come, tra gli altri, Calvino, Eco, Gadda, Ginzburg, Mazzucco, Morante, Pasolini, Trevi, Veronesi. Realizzato in collaborazione con l’Accademia della Crusca e FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori, rende universalmente accessibile un importante patrimonio immateriale, aprendosi a espandibilità future e dinamiche.