SENTO
Bibliografie Il Maggio dei Libri 2025 “Intelleg(g)o… dunque sento”
Intelleg(g)o
La quindicesima edizione de Il Maggio dei Libri condivide il tema dello scorso Libriamoci e sottolinea il valore della lettura come strumento che forma e affina il pensiero, modella intelligenze e ispira ideali.
- unastoria, di Gipi, Coconino (2023), 128 pp.
Una narrazione che fa del sentire il proprio motore artistico. Diversi piani di percezione si intrecciano, storie presenti e passate si fondono in una-storia. La follia scivola continuamente nella memoria, entrambe si mescolano alla realtà e lo stesso fanno i registri narrativi e stilistici: l’acquerello cede spazio alla china, lettere, dialoghi e racconto si alternano a visioni e lunghi silenzi. Il lavoro di Gipi esprime tutte le potenzialità della graphic novel nel raccontare un viaggio emotivo capace di coinvolgere, in questo flusso frammentato, tanto il protagonista quanto il lettore.
- Wander Society, di Keri Smith, traduzione di Francesca Cantinotti, Corraini (2025), 176 pp.
Un elogio del vagare, inteso proprio senza dogmi e sovrastrutture, ma come semplice (davvero?) occasione per guardare il mondo con occhi diversi. Nessun fine, nessuno scopo, solo quello di aprire gli occhi e uscire da un sistema ingabbiante, scegliendo la libertà di non avere obiettivi. Come testimoniano molti artisti – una su tutti Virginia Woolf – vagare può diventare l’innesco di un atto creativo, nel segno della casualità. Il volume è una sorta di guida, di taccuino, di raccolta di spunti per una riflessione tra il filosofico e l’esperienziale.
Gli fa eco anche una recente pubblicazione di Raum, “Flâneuse! L’arte di camminare negli spazi urbani” (di Andrea Wandinger, 2024), raffinata raccolta di vari girovagare in giro per la città, declinata al femminile citando in brevi capitoli illustrati figure come Jane Austen, Amy Levy e Nella Larsen.
- Only revolutions, di Mark Z. Danielewski, traduzione di Leonardo Taiuti, 66thand2nd (2023), 384 pp.
Il modo in cui si tiene in mano un libro, lo si sfoglia, lo si usa, è parte integrante dell’esperienza della lettura. Questo è quanto mai vero per Only Revolutions, un’opera che racconta una storia da due punti di vista differenti, assegnando a ciascuno un proprio verso: il lettore è così invitato a capovolgere continuamente il libro – idealmente ogni otto pagine – seguendo ora la direzione delle parole di Hailey, ora di quelle di Sam. L’atto della lettura si trasforma così in un dialogo attivo e creativo con il testo, il viaggio on the road dei due ragazzi si moltiplica in una pluralità di viaggi di cui anche il lettore diviene protagonista.
- Caraluce. Atlante dei paesi invisibili, di Franco Arminio, illustrazioni di Manuele Fior, Rizzoli (2025), 224 pp.
La paesologia, disciplina inaugurata e lungamente praticata da Franco Arminio, si sperimenta con il racconto di luoghi immaginari e invisibili. Tra Orsa, dove la poesia di Leopardi è la soluzione a ogni male, Dosso, le cui case e strade sono fatte di nebbia, e Giorgiospina, il paese in cui non accade assolutamente niente, la lettura prende la forma di un’esplorazione del fuori dai confini della realtà; l’atlante è un invito a continuare a esercitare questa ricerca, per cercare di soddisfare il bisogno inesauribile di luoghi da abitare attraverso il racconto e l’immaginazione.
- L’anno in cui parlammo con il mare, di Andrés Montero, traduzione di Giulia Zavagna, Edicola Ediciones (2024), 264 pp.
“Alla fine una storia esiste soltanto nella forma in cui la si racconta”, afferma a un certo punto del libro il narratore. O, meglio, “i narratori”, perché il racconto di Andrés Montero è affidato alla voce corale di una comunità. Su un’isola sospesa tra realtà e dimensione onirica, in una taverna ricavata all’interno di una nave arenata, gli isolani si riuniscono per condividere leggende e ascoltare i racconti dei due fratelli Julián e Jéronimo, in cerca di riconciliazione. Un libro che ruota attorno all’oralità come dispositivo per tramandare storie, dare forma al sentire collettivo e creare relazioni.
- Building stories, di Chris Ware, Coconino (2022), 264 pp.
Non un libro, ma una scatola contenente una moltitudine di materiali, in formati tutti diversi tra loro: strisce a fumetti, giornali, fascicoli, tavole illustrate. Un’opera che rende la lettura un’operazione non banale: è difficile scegliere con che cosa cominciare a leggere e poi capire come continuare, costruire un ordine; così, in un continuo e personale esercizio di orientamento, si ha la possibilità di immergersi nelle vite che attraversano un condomino di Chicago, tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000.
- Brevi lezioni di meraviglia, di Rachel Carson, illustrazioni di Elisa Talentino, traduzione di Miriam Falconetti, Aboca (2024), 64 pp.
La paesologia, disciplina inaugurata e lungamente praticata da Franco Arminio, si sperimenta con il racconto di luoghi immaginari e invisibili. Tra Orsa, dove la poesia di Leopardi è la soluzione a ogni male, Dosso, le cui case e strade sono fatte di nebbia, e Giorgiospina, il paese in cui non accade assolutamente niente, la lettura prende la forma di un’esplorazione del fuori dai confini della realtà; l’atlante è un invito a continuare a esercitare questa ricerca, per cercare di soddisfare il bisogno inesauribile di luoghi da abitare attraverso il racconto e l’immaginazione.
- La mascella di Caino, di Torquemada, traduzione di The Crime Badger, Mondadori (2022), 240 pp.
Un classico nel suo genere, è un romanzo enigma scritto da Torquemada – il celebre enigmista e poeta Edward Powys Mathers – nel 1934. Giudicato al limite dell’irrisolvibile (solo quattro persone ci sono riuscite apparentemente) è un complesso puzzle narrativo, con cento pagine stampate in ordine sparso, sei assassini e sei vittime. L’obiettivo ovviamente è comprendere chi siano i colpevoli di ogni delitto, ma prima di arrivare quello, è necessario recuperare il corretto ordine delle pagine e risolvere rompicapo davvero notevoli. Fitto di citazioni, giochi di parole, riferimenti colti, è tornato in auge grazie ai social (e alla soluzione raggiunta nel 2020 da John Finnemore) ed è stato tradotto per la prima volta in Italia nel 2022, dal collettivo The Crime Badger.