DESCRIZIONE
INTELLEG(G)O IL PASSATO DUNQUE SONO
Riscopriamo chi ha contribuito alla cultura castelnovese, chi con i suoi scritti ha dato identità a una comunità in chiave comica, talora grottesca: Matteo Bandello.
Matteo Bandello nacque a Castelnuovo Scrivia nel 1485 “in Lombardia a le confini de la Liguria”.
Giovanissimo, entrò come novizio nel monastero di Santa Maria delle Grazie a Milano, grazie all'appoggio dello zio Vincenzo che ne era il priore. In quegli anni Leonardo da Vinci dipingeva il celebre Cenacolo e il giovane Matteo, visto il maestro al lavoro, in una delle sue novelle diede la vivida descrizione del modo di dipingere del grande genio.
Nonostante tonaca e voti monastici, Matteo Bandello ebbe un'intensa vita mondana: fu segretario e diplomatico alla corte degli Sforza e poi dei Gonzaga, stringendo legami e contatti con importanti figure politiche e letterarie dell'epoca. Si innamorò di una dama di corte per la quale scrisse delle poesie pubblicate nelle sue Rime.
Grazie ai contatti con il re di Francia, Matteo Bandello divenne vescovo di Agen, città francese, dove visse fino alla morte nel 1561.
Matteo Bandello osserva e racconta il mondo, in una prosa tra le più intense e memorabili del Cinquecento italiano ed europeo; Castelnuovo Scrivia gli dedica tre appuntamenti con docenti universitarie per approfondire la figura del novelliere, il suo tempo, i suoi scritti e la lettura di gustose novelle…
Venerdì 23 maggio
Castello dei Torriani e dei Bandello, ore 21.00
Prof.ssa Sandra Carapezza Università degli Studi di Milano.
Novella III.20 “Una solennissima beffa fatta da una donna al marito, con molti accidenti, per via d’incantigioni”
Letture Emanuele Arrigazzi.
Sabato 24 maggio
Castello dei Torriani e dei Bandello, ore 16.00
Appuntamento per i ragazzi: giovani lettori interpreteranno le novelle dedicate agli animali.
Laboratorio di Natale Panaro, artista eclettico e geniale, con “Figure fantastiche del medioevo”.
Domenica 25 maggio
Castello dei Torriani e dei Bandello, ore 16.00
Prof.ssa Elisabetta Menetti Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Novella II.47 “Piacevole e ridicolo inganno usato da una gentildonna ad un suo amante che teneva alquanto de lo scemo”.
Letture Emanuele Arrigazzi.
OSPITI DELLA MANIFESTAZIONE
Sandra Carapezza, Emanuele Arrigazzi, Natale Panaro, Aurora Cattaneo, Tommaso Botti, Elisabetta Menetti