DESCRIZIONE
Una performance di danzamovimentoterapia per raccontare e spiegare l’Alzheimer.
Scritta e guidata dalla danzaterapeuta Manuela Giugni, e interpretata dal gruppo “le Dee Vulnerabili”, srotola il filo della la storia di una donna, Vera, nata nel 1951.
Dalla sua infanzia, alla giovinezza, dal primo amore, alla nascita della figlia, fino al passaggio dalla maturità e alla vecchiaia. E fino al sorgere tragico della malattia che ingoia i suoi ricordi, giorno dopo giorno.
Vera allora si chiede: "Che cosa rimarrà di me quando perderò la memoria? E quando mi domanderò - Chi ero? Chi sono?” Allora si risponderà che è viva nel “qui e ora” e pian piano avvertirà che l'unica parola che non scomparirà mai nel suo lessico sarà 'amore'.
Intervengono:
Manuela Giugni, Danzamovimentoterapeuta, iscritta a APID, Drammaturga Dmt APID® Allieva diretta di Maria Fux, Formatrice, Supervisora, Com. Formazione, “dal laboratorio all’Espressione Coreografica” Nazionale, Membro CID Unesco.
Le dee vulnerabili, Laboratorio di DanzaMovimentoterapia condotto da Manuela Giugni e, a titolo gratuito, dedicato a tutte le donne la cui vita è stata segnata dalla violenza e dalla sofferenza.
In gemellaggio con il laboratorio di Dmt si è svolto per sei anni nella sezione femminile e trans del Carcere di Sollicciano a Firenze un percorso di ricerca attraverso la danzaterapia.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it.
L'iniziativa si terrà nella Sala conferenze Sibilla Aleramo, ore 17.