A Fragneto Monforte c'è una comunità bellissima: è Casa Giada-Nahda. È la casa di chi ha trovato un'altra casa e ha portato con sé vissuti eccezionali, culture meravigliose.
Un giorno i ragazzi di Casa Giada-Nahda entrano in Farniateca e scelgono un libro. Vogliono leggerlo, vogliono immergersi nella lettura di una lingua tanto estranea quanto amica per i legami che consente di allacciare con il paese. Ciò che estraneo - è vero - è lontano dall'abitudine, ma proprio per questo sprigiona un potenziale creativo più attraente, più forte. "Dare la vita" di Michela Murgia è il libro scelto, ma forse è stato il libro a scegliere loro: "Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue?" - è questa la sua prima domanda.
I ragazzi di Giada-Nahda danno avvio al festival virtuale "Leggerestraneo"; prima puntata: martedì sei maggio. E poi ogni martedì, con nuovi protagonisti, nuovi libri.
Mentre i lettori leggono pezzi di "Dare la vita" in una lingua estranea imparando sempre meglio a sentirla propria, la comunità connessa ne trae un beneficio ancora maggiore: si accorge che l'ascolto di una "lettura estranea" è più emozionante, più sentito; e l'ascolto proprio per questo da superficiale diventa profondo.
E così, in un attimo, i ragazzi si trasformano in book-influencer e la comunità connessa diventa una grande comunità di followers!
Farniateca e il SAI gestito dalla Cooperativa sociale "Giada Onlus" condividono un progetto significativo sancito da un protocollo di intesa e dalla sottoscrizione del patto per la lettura del comune di Fragneto Monforte.
Pamela Panaggio - referente del progetto "Leggerestraneo" (componente del direttivo di Farniateca e operatrice presso Casa Giada- Nahda), Prof. Corrado Ciervo - tutor del laboratorio di lettura (CPIA Fragneto Monforte), Foday Sidibeh- lettore