DESCRIZIONE
Nasce dalla pratica più semplice e naturale questo libro-riflessione sulla cura di sé, dell'altro e del territorio. Attraverso il camminare come strumento di conoscenza profonda del mondo, l'Autore che ha dedicato la sua vita a questo esercizio ci accompagna "passo dopo passo" nell'esplorazione del suo pensiero: solo attraverso una rinnovata attenzione e slancio verso ciò che ci circonda potremo superare i limiti della moderna concezione antropocentrica e ritrovare quel nuovo umanesimo in cui ogni essere vivente è legato indissolubilmente all'altro. Cura e possesso, secondo l'Autore, sono agli antipodi come lo sono le polarizzazioni che stanno caratterizzando la contemporaneità verso un pensiero critico. Il nuovo umanesimo è la pratica gioiosa della sobrietà che accoglie e include l'Altro da noi nell'umano e nel naturale e ci predispone a "succhiare il midollo della vita". Paolo Piacentini, amerino di adozione. da più di trent'anni si occupa di trekking, ed è uno dei maggiori esperti di Cammini in Italia, competenza che gli ha permesso di essere per molti anni (dal 2014 al 2018) consigliere del Ministro della Cultura. Nel 2009 con Italo Clementi ha redatto il "Manifesto del camminare", documento che ha portato alla nascita di Federtrek, di cui è uno dei fondatori e attualmente ricopre il ruolo di Presidente Onorario. Co-ideatore, nel 2011, della Giornata Nazionale del Camminare, collabora con «Italia Che Cambia» e altre testate on line, scrivendo articoli sul tema della cura, con un'attenzione particolare ai territori appenninici. Con Terre di mezzo Editore ha pubblicato Appennino atto d'amore. La montagna a cui tutti apparteniamo (2018).