DESCRIZIONE
Anche quest'anno Ferentillo (TR) aderisce a Il Maggio dei Libri.
Promossi dal Comune di Ferentillo, dalla Pro loco e con la co-partecipazione del "Festival internazionale del Fantastico", due appuntamenti di lettura e proiezioni video con gli autori. Autori contemporanei del territorio.
- 13 Maggio, ore 17.00 Patrizia Fortunati ci presenta due libri per ragazzi: "Marmellata di prugne" e "Benni, Celestina e 10 cuccioli da salvare"
-20 maggio, ore 17:00 Franco Casadidio ci presenta "L'impronta del diavolo"
Patrizia Fortunati è nata a Terni, dove vive con il marito e due figlie. Laureata in Lettere, ha lavorato per oltre dieci anni nel mondo dell’associazionismo, della cooperazione e del volontariato. Ha esordito nel 2013 con il romanzo "Marmellata di prugne" (ali&no, 2013). Nel 2015 ha pubblicato "Trecento secondi" (Falco Editore, 2017) e nel 2016 ha partecipato ai progetti collettivi "Favole migranti" (Amazon Media, 2016) e "Ricette per ricominciare. Quaranta autori in cucina per la ricostruzione del centro Italia" (ali&no, 2016), il cui ricavato è stato devoluto in beneficienza. Ad aprile 2017 è uscita la sua prima silloge poetica, "Ai fili invisibili" (ali&no), mentre nel marzo 2018 il suo terzo romanzo, "Altrove" (ali&no, 2018). Con "Benni, Celestina e tre piani in ascensore" si mette alla prova con la narrativa per ragazzi, cimentandosi in una scrittura divertente e avventurosa e raccontando il mondo visto con gli occhi di una vivacissima ragazzina.
Franco Casadidio nato a Terni il 16 settembre di qualche anno fa… forse più di qualche!
Ma è veramente importante l’età anagrafica? Cos’è che ci indica esattamente quanti anni abbiamo, la carta d’identità o il nostro essere?
Da bambino avevo molti sogni: come tutti i bambini del resto! Tanti sogni e due passioni: la storia e la scrittura.
Ricordo un giorno d’estate – avrò avuto forse otto, dieci anni – uno di quei giorni afosi, torridi, che oggi non sopporto più ma che allora mi piacevano tanto per via di quell’aria di vacanza che si respirava a pieni polmoni.
Ero in cucina, seduto su una piccola seggiola in legno, di quelle da campeggio, l’enciclopedia dei ragazzi aperta sulle gambe e un blocco notes appoggiato su una sedia; in quel momento mi appassionava la storia dell’antica Roma, gli anni dell’impero, Giulio Cesare, Costantino…
Leggevo e scrivevo.
Leggevo, scrivevo e immaginavo. Come vivevano a quei tempi? Com’erano le città e le campagne? Cosa passava nella testa delle donne e degli uomini, cosa nei loro cuori?
Mi piaceva l’idea di raccontare tutto questo, ma forse era ancora un po’ troppo presto, avevo altro da fare!
Poi, ad un certo punto della mia vita, mi sono reso conto che non c’era più molto altro da fare e che, soprattutto, il tempo a mia disposizione per fare quello che realmente mi piaceva fare, era sempre meno.
Un primo libro, poi un secondo ed un terzo: coniugare storia e scrittura, le mie passioni, nella speranza di trasmetterle anche ai lettori, catturando la loro attenzione, stimolando la loro curiosità.
Ci sono riuscito? Me lo auguro, perché non è importante il numero dei libri venduti ma le emozioni suscitate in chi legge.
Basta che anche uno solo dei miei libri sia arrivato fino al cuore di chi l’ha letto, per rendermi fiero e felice delle tante notti insonni passate a scrivere: perché se leggere aiuta a crescere, scrivere – in certi casi – aiuta a vivere!