DESCRIZIONE
Il 22 aprile 1945 furono istituite le Corti d’Assise Straordinarie (CAS), tribunali ad hoc per giudicare e punire i crimini di collaborazionismo commessi durante l’occupazione nazista dell’Italia. Come funzionarono in Lombardia e in che misura questi tribunali riuscirono a dare corso a una giustizia «legale» in sintonia col sentire della popolazione e con il clima di ricostruzione democratica del paese? Sulla scorta di un’ampia ricognizione di fonti d’archivio finora poco studiate, l’Autrice propone un quadro dell’attività delle CAS e ne valuta complessivamente i risultati, discutendo la tesi spesso evocata di una «mancata resa dei conti con il fascismo».
Relatori: L’autrice Laura Bordoni, dottore di ricerca in storia, docente, membro del Comitato scientifico dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Si è occupata di giustizia di transizione, di fascismo e di Resistenza.
Discutono del libro:
Pierangelo Lombardi, già docente di storia contemporanea presso l’Università di Pavia e presidente dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea;
Paolo Pezzino, già professore ordinario di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, è Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Nella sua carriera di studioso si è occupato di storia del Mezzogiorno d’Italia, con particolare riferimento alla mafia, di massacri di civili nella Seconda guerra mondiale, di didattica della storia, di storia dell’Italia repubblicana.