DESCRIZIONE
Nelle intersecate sequenze dei paragrafi inediti, in lingua italiana, di Tonfoni G. 2024, l'autrice segnala, osservandole minuziosamente, le conseguenze della traduzione
eurodinamica, con esempi derivabili da alcuni fenomeni editoriali attuali, che caratterizzano gli anni post-pandemici.
Richiesta lei stessa di esprimere un suo autorevole parere, indica come una critica affrettata, unilaterale, che interviene in conflitti filologici estranei, le opinioni espresse su pagine di una letteratura contrastiva esterna, in una comparatistica complicata, possano dare luogo ad effetti collaterali imprevedibili ed imprevisti, come si rilevano
nella saggistica contemporanea italiana. Dimostra come l'incentivare il declassamento delle fonti energetiche culturali, consolidate e tradizionali, frettolosamente
rimpiazzate da modalità improvvisate, critiche emotive, irrazionali, porti ad assecondare la mobilità di flussi esondanti, rumorosi, di frasi estrapolate, avulse e quindi
semanticamente impoverite, in paragrafi sciolti, che innescano conflittualità lessicali paradossali.
Analizza una campionatura di capitoli, da una narrativa proveniente da culture diverse, seppur di compagine europea, dotate di loro distinte lingue e distanti tradizioni.
Evidenzia come la traduzione europeizzante, se non accuratamente verificata, alimenti nei lettori aspettative astratte, nella delineazione non realistica di scenari ben
diversi da quelli della realtà di origine.
Nel biennio 2024-2025 l'autrice potrà, se invitata a farlo, indicare le caratteristiche essenziali di una struttura editoriale italiana solida, che dimostri di sapere unire la
eccellenza della tradizione antica della prestigiosa editoria nazionale, armonicamente, con alcune ben selezionate pratiche innovative, che siano verificate e stabili.
Senza mai stravolgere l' identità della redazione, mantenendone intatto e rilanciandone il tradizionale modus operandi.
Se richiesta, l'autrice indicherà sistemi e pratiche di revisione dei manoscritti, che possano formare le nuove redazioni, per evitare quello spreco editoriale, che deriva da eccesso di continua estemporanea pubblicazione.
Evidenzia quindi lei stessa le caratteristiche di un semplice catalogo, annualmente aggiornato per evitare una eccedenza di offerta, per garantirne nei tempi lunghi
la sicura eccellenza dei rispettivi titoli.